domenica 11 ottobre 2015

Ulisse - Il piacere della scoperta - Splendori di Puglia (1a parte) (10-10-2015)

Comincia da Castel del Monte il viaggio in Puglia del programma Ulisse, il piacere della scoperta articolato in due puntate, nel corso delle quali Alberto Angela percorrerà le strade che portano dal Gargano al Salento per far rivivere gli splendori di questa terra ricca di storia, di cultura e di arte. Tante le sorprese lungo il cammino, tante le bellezze che i secoli e i popoli che hanno abitato in questo territorio hanno lasciato come testimonianza.
La prima puntata, in onda il 10 ottobre, si aprirà con uno dei simboli della Puglia e dell’Italia: Castel del Monte, lo straordinario edificio voluto da Federico II per segnalare a chiunque lo vedesse, anche a chilometri di distanza, che questa era una terra governata da un grande imperatore. E in questo castello, come nei tanti distribuiti in tutta la Puglia, la funzione di difesa dagli attacchi esterni si unisce alla magnificenza, alla bellezza della costruzione. A difendere questa terra così ricca ed esposta ad attacchi anche dal mare, contribuivano chiese fortificate come la cattedrale di Trani, che si innalza sulla costa come punto di riferimento per i naviganti ma anche come deterrente ai possibili invasori. Nel corso dei secoli tante popolazioni si sono stabilite in Puglia: i dauni nel foggiano, i peuceti nel barese, e poi i greci, i romani, i bizantini, i normanni, gli svevi. Alberto Angela ci mostrerà, i resti di una donna di 28 mila anni custodita nel Museo di Ostuni. Una donna che portava in grembo un bambino di circa otto mesi, morta forse per complicanze della gravidanza, definita la mamma più antica del mondo. Ulisse ci farà percorrere il territorio pugliese, quanto mai vario e affascinante: e così potremo vedere dal mare del Gargano e delle Tremiti alle case imbiancate a calce, esaltate dall’azzurro del cielo. E poi le grotte scavate dai fiumi come quelle famose di Castellana.
Ad Alberobello, Alberto Angela racconterà le particolarità dei celebri trulli mostrando come venivano costruiti e come si viveva al loro interno. Un sistema di vita molto diverso da quello che vedremo in una masseria fortificata e soprattutto nel centro storico di Bari, nei cui vicoli, a tratti, il tempo sembra essersi fermato.
La prima parte di questo viaggio in Puglia si chiude a Barletta, dove Alberto Angela cercherà di ricostruire la verità storica su un avvenimento che tutti conosciamo fin dalle scuole elementari: la disfida di Barletta.

Nella seconda tappa del viaggio in Puglia di Ulisse, il piacere della scoperta, in onda il 17 ottobre, vedremo Alberto Angela tra le varie zone del Salento. Si comincia da Lecce, dalle tante meraviglie barocche che caratterizzano la città. Palazzi, chiese, strade e, proprio nella piazza principale, i resti di un anfiteatro romano che presenta delle autentiche sorprese. Tra le viuzze del centro storico un antico laboratorio permette di scoprire i segreti di un’arte caratteristica del Salento: la lavorazione della cartapesta, materiale molto usato per le statue di santi da portare in processione.
Ulisse ci condurrà poi all’interno della basilica di Santa Caterina d’Alessandria, nella città di Galatina, uno dei tesori più preziosi della zona, dove sembra di trovarsi non più in Puglia, ma ad Assisi, grazie agli affreschi di sapore giottesco che decorano le pareti e il soffitto della chiesa.
Proprio a Galatina aveva il suo culmine, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, il rito della taranta, fenomeno antico oggi scomparso e trasformato in occasione di festa nell’appuntamento annuale della Notte della taranta.Il mare con le tante grotte scavate dalle onde, come la celebre Zinzulusa, cittadine costiere famose nel mondo, come Gallipoli e Santa Maria di Leuca. E poi il bene forse più prezioso del Salento: l’olio. Alberto Angela, in un uliveto millenario, racconterà l’antica arte dell’estrazione dell’olio. Infine, una visita nel Museo archeologico di Taranto, detto Marta, dove sono custoditi gioielli antichi che per la particolare raffinatezza nulla hanno da invidiare a quelli moderni.



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